Ricordate Facebook Credits, lanciato nel 2011? Iniziativa chiusa dopo due anni. Poi è arrivato Facebook Gifts, seguito dopo un po’ dai pagamenti via Facebook Messenger.
I pagamenti in tempo reale sulle piattafome del gruppo sembrano essere il chiodo fisso del management di Facebook, WhatsApp e Instagram: una vera e propria moneta virtuale è quello che sta infatti studiando Mark Zuckerberg per il suo gruppo.
Due media autorevoli (New York Times e Bloomberg) hanno anticipato che questa nuova criptovaluta potrebbe chiamarsi… FaceCoin!
Zuckerberg prepara una criptovaluta per le sue piattaforme, da Facebook a WhatsApp
Secondo le recenti news di settore questo progetto sarebbe già in fase molto avanzata: ci aspettiamo un lancio commerciale già per la fine di quest’anno, al massimo all’inizio del 2020. Questa nuova criptovaluta FaceCoin sarebbe basata ovviamente sulla tecnologia blockchain che, nonostante critici e detrattori, sembra ancora garantire sicurezza e tracciabilità.
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La nuova “Facecoin” non sarà lasciata in balia del mercato, Zuck vorrebbe ancorarla all’oro o al dollaro
Facebook si avvia a coniare questa criptovaluta per i suoi utenti, che avrebbe una peculiarità, perché non sarebbe in balìa degli alti e bassi del mercato.
Ecco come il gruppo Facebook pensa di mettere la sua “Facecoin” al riparo dagli sbalzi da brivido a cui le altre cryptocurrencies ci hanno abituato finora: questa nuova moneta digitale sarebbe ancorata a beni materiali come l’oro o il dollaro americano. Diciamo che a Facecoin sarebbe consentito di fluttuare… ma non troppo.
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In cantiere non c’è solo Facecoin, anche Telegram e Signal stanno lavorando…
Perché Zuck ha tanta fretta? Un motivo c’è e non è troppo nascosto: l’idea e la necessità è quella di contrastare e anticipare la concorrenza di Telegram e Signal, che lavorano a soluzioni analoghe da integrare nelle loro app di messaggistica.
A occuparsi di questa nuova criptodivisa social ci sarebbe David Marcus, uno che di pagamenti online se ne intende: era presidente di PayPal, assunto da Zuckerberg nel 2014 per sviluppare Messenger, ora è lui la guida di un gruppo di lavoro formato da una cinquantina di persone, tutte al lavoro su Facecoin.
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Facecoin: quali utilizzi nella vita reale?
E’ questa la domanda attorno a cui, cari amici di Mr Banca, stiamo provando da qualche giorno a dare una risposta: che cosa faranno esattamente le persone con FaceCoin, una volta ricevuto?
Sì, va bene, FaceCoin sarà su blockchain. OK. FaceCoin sarà una sorta di stablecoin sostenuta da un paniere di valute legali o dall’oro. D’accordo. Sarà una moneta “privata”, il gruppo Facebook ha fatturati e un bilancio superiore a quello di molti Paesi sovrani quindi non c’è niente di strano nell’idea che Zuck decida di battere moneta. Digitale, of course.
Facebook potrebbe offrire e vendere beni e servizi da acquistare con FaceCoin. Un attimo, questo già c’era nel 2011 ed è stato chiuso due anni dopo il lancio. Facebook Credits. Un altro uso utile di Facecoin potrebbero essere le rimesse internazionali e i trasferimenti di denaro, o una sorta di nuovo borsellino elettronico. Le rimesse (money transfer) in effetti sono un mercato mastodontico e mondiale, WhatsApp e Facebook sono ovunque e pensate quanto sarebbe bello, enorme, se Zuck rendesse con il suo Facecoin le rimesse più economiche e veloci di quanto lo sono adesso sul mercato. C’è però un “ma”, Facecoin sarebbe sì una “stablecoin” ma senza alcun corso legale. Un bel problema.
Dobbiamo aspettarci una ICO lanciata da Facebook?
La base di utenti di Facebook è gigantesca, parliamo di una piattaforma globale con più di 2 miliardi di utenti. Telegram, ad esempio, spera che la base di utenti di 200 milioni che ha in pancia renderà molto più facile l’adozione e la diffusione della sua criptovaluta in imminente fase di lancio. Questi signori hanno raccolto ben $1,7 miliardi di dollari in due vendite di token effettuate privatamente. Dopo questa scorpacciata Telegram avrebbe abbandonato i piani per un ICO pubblico.
Pare che a Facebook non interessi affatto fare una offerta iniziale di moneta, dato che la società ha già una grande quantità di capitale liquido da investire. Non è ancora chiaro come Zuck e soci distribuiranno inizialmente la loro nuova e bella criptovaluta, e quale sarà esattamente la fase commerciale di lancio.
Insomma, tutto molto bello, ma ancora sulla carta.
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