L’amministrazione Trump lancia provocazioni con le sue tariffe a 200 miliardi di dollari sui beni cinesi, mentre la Cina pianifica di tagliare il rifornimento di minerali. La guerra commerciale tra Stati uniti e Cina potrebbe causare una tempesta sui mercati internazionali?
Quello che sembra certo, è che la guerra commerciale USA-Cina continua a rimbombare, preoccupando gli investitori e alimentando la preoccupazione che l’economia globale si stia indebolendo. Entriamo nei dettagli e vediamo se questa potrebbe essere un’opportunità per chi fa trading online.
Chi è il vero sconfitto nella guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina?
Mentre tutti sperano in periodi migliori, molti credono che la guerra alle sanzioni tra Stati Uniti e Cina immobilizzerà le economie mondiali e invocano lo spettro di una prossima recessione mondiale.
Blanqué, direttore degli investimenti a Amundi, la più grande agenzia di gestione di fondi in Europa, ha informato che la minaccia di una guerra commerciale sta destabilizzando la sicurezza degli investitori spingendo l’interesse verso mercati potenzialmente più stabili nel medio e lungo termine.
Pechino ha lanciato una nuova critica a Washington, rilasciando un white paper che ha attribuito la responsabilità alla belligeranza degli Stati Uniti per il mancato raggiungimento di un accordo. La Cina ha accusato l’America di:
Ricorrere alle intimidazioni e alla coercizione, persistendo con richieste esorbitanti… e ha insistito per includere nell’accordo requisiti obbligatori che interferiscono con gli affari e gli interessi sovrani della Cina.
Ricapitolando, a che punto siamo? Proprio quando un accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina sembrava essere in vista, i negoziatori si sono drammaticamente ritrovati al punto di partenza. La ragione dell’inaspettata interruzione è stata l’insistenza della Cina su un progetto di accordo sostanzialmente riscritto, che, secondo l’amministrazione del presidente statunitense Donald Trump, non rispetta i termini precedentemente concordati. Ma la causa principale delle modifiche alla bozza della Cina – la ragione dietro la sua riluttanza a soddisfare le richieste degli Stati Uniti – risiede in un errore di calcolo fondamentale da parte dell’amministrazione Trump, che vi sveleremo più avanti.
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La guerra tra Stati Uniti e Cina provocherà una recessione globale?
L’ultima minaccia cinese di ridurre la vendita di minerali ha messo in allerta il mondo globale delle industrie dell’alta tecnologia, elettricità e militare e ha messo i mercati in uno stato di panico.
A Londra, il FTSE 100 è crollato di più di 100 punti per tradare a circa 7,168, mentre il mercato azionario in Germania, Italia e Francia ha agito pigramente. Il Topix, indice giapponese delle principali compagnie è crollato dello 0,9% e l’Hang Seng di Hong Kong dello 0,6%.
Il presidente Trump ha risposto alle accuse cinesi, insistendo sul fatto che le sue tariffe stanno portando miliardi di dollari di entrate senza far salire i prezzi.
Quello che sembra sfuggire agli Stati Uniti e al suo Presidente, che sembra convinto di giocare una partita contro una Cina seduta a un tavolo con una mano particolarmente debole, è il rischio di un hard landing per la sua economia. La Cina infatti importa relativamente poco dagli Stati Uniti, potrebbe quindi anche avere nella manica più assi del suo avversario.
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I traders online sono stati sconvolti da rapporti secondo i quali l’America avrebbe preso in considerazione l’imposizione di tariffe sull’Australia, un alleato chiave, per evitare che il loro alluminio venga scaricato sui mercati statunitensi. Si vocifera anche di tariffe imposte al vicino Messico. Quanto basta per muoversi, ma con estrema attenzione.
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