Il salto sul carro del vincitore non è pratica solo italiana: agli ascensori della Trump Tower in questi giorni si stanno avvicendando molti dei sostenitori (e finanziatori) della campagna di Hilary Clinton. Tutto sembra dimenticato, e si lavora riuniti “nell’interesse del Paese”. O almeno così sembra.
Donald Trump ha accolto i giganti della Silicon Valley, accorsi a baciare la pantofola del presidente eletto. Il solo annuncio della visita degli esponenti del settore ha fatto capitalizzare al comparto 26 miliardi in più. Tutto questo nel quadro dell’euforia generale degli indici di Borsa americani, con lo S&P500 a un passo da quota 20.000.
Fed alza i tassi
La Fed ieri ha ritoccato verso l’alto i tassi di interesse, un quarto di punto in più, portandoli allo 0,50-0,75%. Si tratta del primo aumento del 2016 e del secondo da dieci anni. Ma non è tutto: sono previsti altri tre aumenti nel 2017. A dirlo sono i “dot plot”, la tabelle con le previsioni che accompagnano il comunicato finale della due giorni di riunione.
E c’è dell’altro: sempre la Fed, ha rivisto al rialzo le stime di crescita per il 2016 e il 2017. Il Pil Usa crescerà quest’anno dell’1,8-1,9%, superando le previsioni di seettembre. Il prossimo anno la crescita è stimata ora a 1,9-2,3%, in crescita rispetto a quanto precedentemente previsto. Il tasso di disoccupazione in calo, negli Stati Uniti si attesterà quest’anno al 4,7%, per calare poi al 4,5% nel 2017. Ancora una volta, stime migliorate nel giro di qualche mese.
Benvenuti nel Trump Casino
Facebook, Apple, Netflix, Google (e la sua controllante Alphabet); a seguire si sono accodati anche i CEO di Microsoft, Cisco, IBM, Oracle, Amazon. Questo “traffico” alla Trump Tower è stato diligentemente organizzato dal capo staff Priebus, ma in realtà orchestrato da Peter Thiel, fondatore di PayPal e ora nel board di Facebook. A chiusura del cerchio, l’immancabile Jared Kushner, genero e consigliere del presidente. Che significa? È presto detto: Trump ha buoni consiglieri, e radici ben piantate a fondo nell’industria chiave dell’export americano. Questi incontri non sono di pura cortesia, possiamo e dobbiamo aspettarci altro. Teniamolo presente nelle nostre valutazioni quotidiane, quando di buon mattino organizziamo la nostra strategia di trading online.
“Pagate le tasse all’estero cercando paesi convenienti e costruite imperi senza metterci lavoratori”
È arrivato il momento di trovare un accordo, e su questo Trump si gioca buona parte della sua credibilità. L’aria comunque è buona, l’economia tira e i mercati sorridono. Ci sono le premesse per trovare una buona soluzione. Del resto il potere del Presidente da qui alla prossima scadenza elettorale di metà mandato (tra due anni) è indiscutibile: Trump ha dato al partito repubblicano la maggioranza di Camera, Senato oltre a governatori e parlamenti statali nella maggior parte dei 50 stati dell’Unione.
Le scommesse di Mr Banca
USA, scommettiamo che…
- Finiranno presto le chiacchiere sulla “vicinanza” di Trump a Putin e alla Russia;
- L’approvazione del governo ai piani di Trump arriverà, magari con qualche scaramuccia al Senato, anche se l’establishment di Washington ne uscirà ridimensionato;
- Sarà approvato l’incarico di Rex Tillerson a nuovo segretario di Stato.
Commenta per primo